In questi giorni, dopo che un’agenzia fisica mi ha proposto un contratto un pò così a cui alla fine non ho dato più seguito, mi sono cominciato a dedicare un pò di più a questi fantomatici siti di Photostock, o di vendita di immagini online.
Cominciamo col fare una grande distinzione che io stesso ho appurato nelle ultime settimane:
– Ci sono siti di Photostock (Fotolia, iStockphoto, ecc) che si prendono l’immagine che gli invii, adeguatamente taggata e indicizzabile, la fanno passare attraverso una selezione piuttosto dura e se rispetta i loro canoni per la distribuzione sui loro canali, andrà nei loro archivi online e sarà indicizzabile, e fin qui potrebbe anche andar bene, se non fosse che a te fotografo e creatore dell’immagine, per l’immagine stessa viene corrisposta una miseria, roba di centesimi di euro
– E ci sono siti di Photostock (Pond5, Alamy, ecc) che si prendono anch’essi l’immagine che gli invii adeguatamente taggata ed indicizzabile e anche con loro essa sarà sottoposta ad un “test d’ingresso” piuttosto duro, ma una volta approvata e quindi entrata nel circuito su questi siti le cose cambiano. Su questi ti pagano davvero e non spiccioli.
La differenza è macroscopica da subito… al momento del caricamento tu stabilisci il prezzo del tuo scatto! e poi farete 50 e 50… ovviamente il mercato su internet non è quello “reale” e quindi i prezzi devono essere tenuti notevolmente più bassi, ma di certo non venderai il tuo scatto per pochi centesimi… Volendo si può anche indicare il prezzo minimo per se, quindi si lascia libero il portale in questione di fare il restante prezzo, ad esempio io vorrei vendere uno scatto a 30 dollari? Inserisco 30 dollari come mio prezzo minimo che verrà dato a me sulla vendita del file alla massima risoluzione e quindi, nel caso di un accordo 50 e 50, loro sapranno che non potranno venderlo a meno di 60 dollari a pieno formato.
Voi direte: “Ma la gente perchè dovrebbe comprare su questi siti a prezzi più alti, piuttosto che comprarsi una foto a pochi centesimi magari da Fotolia?” Beh, perchè se tutti i fotografi stanno facendo il mio stesso ragionamento cioè di inserire sui siti a “prezzo pieno” diciamo degli scatti abbastanza buoni (quelli veramente buoni me li tengo chiusi in archivio) e di un certo tipo, e sui siti tipo Fotolia dove ti pagano niente, gli “scarti” di essi, si verrà a creare la situazione in cui per trovare scatti veri si dovrà andare sui siti dove si pagano veramente, costringendo i vari siti che “sfruttano” il photostock di quantità e non qualità a variare le proprie politiche per non perdere terreno…
Ci saranno ovviamente ancora quelli che venderanno le proprie immagini per pochi centesimi ammazzando il mercato, io sono iscritto a Fotolia e vendevo qualcosina su esso fino ad una paio di settimane fa, ma da quando ho scoperto l’oppurtunità di poter mettere in commercio su internet le mie immagini, senza svenderle e svilirle più di tanto come prezzo, mi sono quasi totalmente convertito… Riscontri? ancora è presto, ma sicuramente non tornerò indietro a “buttare” le mie immagini a centesimi di euro… Venderò di meno? possibile, ma quando farò una vendità avrò guadagnato qualcosa da quella mia immagine e non dovrò aspettare che l’abbiano comprata in 20/30 persone prima di poter dire che ci ho guadagnato qualcosa…
Vi saprò dire….