12 giorni a Natale, visto che oggi è il tredici dicembre direi che come titolo per un articolo del blog è abbastanza azzeccato, anche se parecchio banale lo ammetto, ma stasera va così.
Ho la strana sensazione che queste pre feste natalizie, mi stiano sgusciando tra le dita, mi giro un attimo per fare una cosa di lavoro e BAM mi sono passati tre giorni, mi distraggo un secondo per sistemare un problema e PUM siamo a metà dicembre.
La sensazione non è piacevole lo ammetto, e per questo motivo sto cercando di rallentare quanto più possibile, ma il lavoro mi chiama, le cose da fare ci sono, ed io ho la sensazione di non riuscirmi a godere nulla di questo che è per me, di solito il periodo più bello dell’anno.
Si lo ammetto sono uno innamorato delle feste natalizie e della loro atmosfera, quella che viene definita “la magia del Natale”, a quarantaquattro anni suonati è l’unico periodo dell’anno in cui ricerco un pò di quella magia e di quella speranza che avevo quando ero piccolo.
Quest’anno siamo arrivati a 12 giorni a Natale e di magia e di speranza proprio poca poca.
Diciamo che l’essere single non aiuta, l’ultimo Natale che ho trascorso con una persona nella mia vita (o almeno con qualcosa che assomigliasse all’avere una persona nella mia vita) è stato quello del 2018, e me lo ricordo come molto divertente, poi ci sono stati tanto lavoro ed una pandemia di mezzo.
A Natale si dice che si fanno i bilanci, se dovessi fare un bilancio della mia vita sentimentale, lo potrei intitolare “cumuli e macerie”, una storia durata quasi un anno, finita per logorio e sfinimento, un’altra che non so come definire durata sei mesi e poi finita con un “sei solo un amico”, un altro paio durate pochi mesi ed esaurite così senza un perché, qui e li qualche bella serata, qualche “tresca” se le vogliamo definire come venivano definite quando andavo al liceo.
Ecco questa è il mio triste bilancio degli ultimi diciamo dieci anni.
Sono sempre stato uno che da tanto in amore, quasi tutto, sono irruento, l’ultima persona che ho frequentato mi stava quasi convincendo che non ero sbagliato, che era giusto essere come sono, poi ha cambiato idea lasciandomi da solo con un pugno di mosche in mano e tanti dubbi, e da li la convinzione di essere “troppo” è ritornata.
Nella mia vita sono sempre stato uno che ha inseguito i rapporti, che si è sempre guadagnato tutto ciò che di bello gli è arrivato, ho corteggiato, ho preso pali, sono stato preso in giro, ed ho sempre faticato, forse per questo mi piacciono le commedie romantiche, perché incarnano un modo di vivere i sentimenti che io non ho mai provato, ma che mi piacerebbe da morire, con qualche problema ovvio, ma lineare.
Non sono mai stato uno che fa i giochini, ne uno cha ama subirli, se mi interessa una persona lo dimostro, ti invito a prendere un caffè, ti voglio conoscere, ed il dover inseguire qualcuno anche già solo per convincerla a darmi la possibilità di conoscerci è una cosa che inizia a stancarmi.
Il mondo di oggi ed il nostro lavoro ci porta ad avere ritmi folli e vite ad incastro è vero, ma chiunque nell’arco di magari dieci giorni riesce a trovare una mezz’ora per un caffè, negli ultimi anni mi è successo più volte di dover chiedere più e più volte, e poi di fronte all’ennesimo problema o buca, di mollare il colpo.
Lo ammetto comincio a stancarmi di inseguire le persone, preferisco un “No guarda non mi interessa” da subito, piuttosto che magari quattro caffè saltati, oppure una difficoltà estrema per vedersi anche solo cinque minuti (qualcuno di voi potrà obiettare che alla terza buca dovevo leggere tra le righe, ma da come arrivavano le scuse non ci sarebbe dovuto essere nulla da leggere) sarò grande oramai ma sono stanco di giocare, vorrei conoscere qualcuna senza doverla inseguire fino alla fine del mondo.
E’ vero lo ammetto, anche a detta di amici tutte le ragazze che ho avuto erano molto belle e con una gran testa, quindi può anche essere che io oramai abbia diciamo lo “standard” più difficile come primo punto d’incontro, anche perché io non sono un apollo, , ma da li all’inseguire le persone anche no.
E con questo discorso torniamo a bomba sui 12 giorni a Natale del titolo, questo mio mood da “stancamente single” mal si coniuga con il periodo natalizio, commedie romantiche, lucine, sentimenti, romanticismo, tutto stride con la mia voglia di avere una persona accanto ma con la mia stanchezza nell’inseguire le persone, tutta questa situazione mi porta a come mi sento adesso, il pre Natale mi sta sfuggendo senza che me ne renda conto, e la cosa mi fa un pò innervosire.
Per il resto che dire? Il lavoro va. Mercoledì prossimo lavoro nuovamente all’aeroporto di Fiumicino per Lagardére travel retail dopo due anni esatti dall’aver firmato il contratto con la loro sede di Parigi, contratto a cui non abbiamo potuto dar seguito ne svolgimento a causa della pandemia e che quindi si esaurì dopo un anno, questa volta è una chiamata per un singolo shooting per la loro sede italiana, non mi rifanno il contratto, ma intanto rimetto un piede dentro. Ho cominiciato a collaborare con due Ambasciate e tra poco più di un mese parto per la Finlandia. Sto prendendo contatti un pò più stretti con il mondo del cinema italiano della nuova generazione, sto continuando la mia collaborazione con Alamy, sto allargando la mia collaborazione con Getty ed iStock.
Doveva essere un articolo prenatalizio, ne è venuto fuori un guazzabuglio di pensieri e sentimenti con un pò di bilancio del 2022, quello ancora aspetto qualche giorno che magari cambia ancora qualcosa, per il momento questo sono io oggi…