Jose Mourinho esonerato dalla Roma

Jose Mourinho esonerato dalla A.S. Roma, questo è stato il titolo ricorrente della giornata.
Dopo l’annuncio bomba di inizio mattinata le voci e le notizie si stanno rincorrendo.
Dan e Ryan Friedkin hanno stabilito che la sconfitta con il Milan per 3 a 1 e l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano della Lazio, dove il primo tiro in porta dei giallorossi è stato registrato all’86° minuto, erano le ultime gocce di un vaso già abbondantemente colmo.
Ma le colpe sono da attribuire a esclusivamente a Mourinho ed al suo modo di far giocare la squadra o vanno cercate da altre parti?

La domanda è ovviamente lecita visto che stiamo parlando di uno dei tecnici più vincenti al mondo. che è riuscito a riportare un trofeo a Roma e due finali europee consecutive, ma che negli ultimi anni ha vissuto una parabola discendente piuttosto accentuata.
Analizziamo bene i fatti. Mourinho è stato ingaggiato dalla A.S. Roma oramai quasi tre anni fa, con l’idea di un progetto societario che portasse la società giallorossa ai vertici italiani ed europei nel giro di tre o quattro anni anni circa, questo progetto si sarebbe dovuto concretizzare attraverso investimenti sulla rosa con giocatori di primo livello che facessero fare il salto di qualità e che sarebbero stati valorizzati da Mourinho nel migliore dei modi, il tutto sarebbe dovuto andare di pari passo con la crescita della società e del brand anche grazie al procedere del progetto stadio.

Qualcosa, anzi, più di qualcosa però è andato storto a cominciare dal lato societario.
La famiglia Friedkin ha effettuato imponenti versamenti di denaro all’interno della società per cercare di contenere il debito a bilancio, figlio di gestioni economiche del passato e di un monte ingaggi che è il terzo in serie A, a questo esborso però non sono seguiti i risultati. Una campagna acquisti fatta al risparmio ha fatto si che tolti Dybala (pagato poco perchè fisicamente molto fragile) e Lukaku (preso in prestito) il resto dei giocatori fossero o di caratura tecnica ridotta o con condizioni fisiche assolutamente non all’altezza (vedi Renato Sanchez).
La responsabilità di questo lato del problema va ovviamente in conto alla società ed all’ex Direttore Sportivo Thiago Pinto, che si è più preoccupato di liberarsi degli esuberi piuttosto che di costruire una squadra, tutto questo ovviamente su indicazione societaria.
I problemi però non finiscono qui..
Chi avesse visto giocare la Roma negli ultimi tempi si sarà accorto della assoluta sterilità della fase offensiva. Dybala quando gioca riesce ad accendere un minimo di luce, ma senza di lui Romelu Lukaku si è ritrovato senza un vero pallone giocabile per tutta la partita.
Ciò che si vedeva guardando una partita era un formazione compassata, lenta, che preferiva passare indietro il pallone piuttosto che andare all’uno contro uno o fare accellerazioni.
A cosa portava questo? A nulla, o almeno portava a subire il gioco avversario sperando in un guizzo del singolo, ma se quel guizzo non arrivava o ancor peggio si andava in svantaggio, erano grossi problemi.
Questa indolenza, e questo “passare indietro” era ovviamente da imputarsi all’allenatore. Si può dire che non aveva giocatori all’altezza, si può dire che il suo modo di far giocare le squadre era questo, ma se in un Derby fai il primo tiro in porta all’86° minuto significa che non solo hai giocatori scarsi, ma che non sei riuscito come allenatore a mettere in campo una squadra decente con le risorse che hai o che peggio ancora non sai come fare.

Che abbia pagato lui per tutti come un parafulmine? E’ possibile, anzi altamente probabile.
Il silenzio assordante a cui la società ci ha oramai abituato non fa capire cosa si pensi nelle stanze dei bottoni romanisti.
Ed ora?
E’ notizia di poche ore fa che Daniele De Rossi è stato incaricato della direzione tecnica della squadra da qui a fine anno, farà il cosiddetto Traghettatore, ciò che fece Montella, che fece Rudy Voeller e che fecero tanti prima di lui.
E’ la scelta giusta? Si… per tenere buona la piazza.
L’unico allenatore, anzi per essere precisi, l’unica figura a cui i tifosi giallorossi avrebbero dato un pò di beneficio del dubbio è appunto il loro ex Capitan Futuro.
Cosa potrà fare De Rossi? Questa è una bella domanda.
Una cosa stavo pensando oggi, al di la del De Rossi romanista e quindi con un credito di fiducia da parte dei tifosi, la Roma al momento ha nel reparto avanzato il suo settore più forte.
Dybala e Lukaku se giocano (il se è importante parlando di Dybala) sono in grado di mettere in difficoltà qualsiasi difesa, la Roma di Mourinho invece aveva come mantra di base la difesa.
Pochissime accellerazioni, pochissime proiezioni offensive, era un costruire da dietro.
E se De Rossi, ovviamente fermo restando la rosa ed i giocatori che ha a disposizione, desse un’impostazione più “offensiva” alla squadra, una specie di “Cerchiamo di fare un gol più dell’avversario” di Zemaniana memoria?
Tra Smalling perso chissà dove ed altri giocatori della difesa o infortunati o squalificati, modificare il modo di affrontare le partite potrebbe non essere un errore.


Per quanto mi riguarda mi dispiace per Mourinho, lo ammetto come faceva giocare la squadra non mi piaceva, troppo attendista, troppo “dietro”, ma se lo si voleva esonerare, bisognava farlo prima o a giugno, adesso oramai la frittata è fatta e non so come finiremo la stagione.
Il mio pensiero e la mia fiducia a questo punto vanno in DDR, ma so che ha davanti a lui ha una prova enorme e non so quanto lui, con tutto il suo carattere ed il suo attaccamento alla maglia, possa essere all’altezza, spero smentisca tutti e riesca a trasmettere il suo essere alla squadra non solo tatticamente ma anche emotivamente e li scuota da quel torpore.

Appunto a parte per la società, si è vero hanno speso, ed hanno investito per tentare di contenere i debiti, ma il fatto che non comunichino in nessun modo e non facciano capire che direzione ha il loro progetto non è una cosa che mi fa impazzire… vedremo…

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