Quando qualche tempo fa decisi di fare il passaggio alla Sony A7rV dalla Sony A7rIV in mio possesso, pensavo che il salto sarebbe stato importante, ma non potevo immaginare così tanto
I due corpi macchina si assomigliano parecchio ad una prima veloce e superficiale occhiata, ma già se prestiamo attenzione al retro della Sony A7rV, vediamo che in realtà sono molto differenti, a cominciare dal monitor.
La Sony A7rV ha un monitor più grande e fornito di un doppio snodo, quello basculante proprio della A7rIV, a cui è stata aggiunta la possibilità di apertura laterale e di ribaltamento, così da coprire quasi tutte le necessità, sia dei fotografi puri che dei vlogger.
Ma la vera differenza sta nella messa a fuoco, nei miei vari impegni di lavoro mi è capitato di provare vari corpi macchina, sia Canon, che Nikon che Sony, e di quest’ultima ho testato anche tutte le ammiraglie.
Non pensavo di poter essere meravigliato da un sistema di messa a fuoco, ed invece è successo!
La Sony A7rV ha un nuovo metodo ed un chip aggiuntivo basato su intelligenza artificiale, che permette al corpo macchina di mappare il soggetto nella sue interezza ed i suoi movimenti, questo si traduce in una messa a fuoco pressochè perfetta e molto molto veloce che, in modalità “inseguimento” aggancia il soggetto e non lo lascia anche se la situazione viene complicata da disturbi come soggetti che transitano di fronte o movimenti non omogenei.
E’ stata migliorata anche la precisione del riconoscimento del soggetto, adesso oltre a uomini ed animali, sono stati inseriti macchine, treni, insetti, ecc ecc, tutti soggetti selezionabili dal menù della fotocamera e che permetteranno ad essa di riconoscerli ed allo stesso tempo di aggiungere informazioni al proprio database attraverso il chip di IA, per diventare sempre più preciso ad ogni utilizzo.
Questo porta ad una precisione della messa a fuoco automatica che lascia veramente a bocca aperta, vedere il puntino della messa a fuoco che continua a tenere agganciato l’occhio anche se il soggetto gira il viso o viene coperto per poco da un disturbo, è qualcosa di veramente esaltante.
Per quanto riguarda l’ergonomia, il corpo è sempre leggermente sottodimensionato se si usano obiettivi lunghi (già con il 70-200 2.8 si sente il peso sbilanciato in avanti) ma il problema si risolve con un battery grip.
A questo proposito arriviamo alle “note dolenti”, ho provato ad utilizzare il battery grip in mio possesse, che utilizzo sulla Sony A7IV ed utilizzavo sulla Sony A7rIV, ma con la Snoy A7rV non è totalmente compatibile, le ghiere ed i pulsianti di personalizzazione funzionano, ma il pulsante di scatto no, spero che Sony o qualche brand commerciale facciano uscire al più presto un battery grip totalmente funzionante con questa ultima nata.
Per il resto che dire? La tenuta agli iso è migliorata rispetto alla A7rIV, merito probabilmente del nuovo processore visto che il sensore è rimasto lo stesso, mentre il nuovo menù ha una marea di funzioni, ma è rimasto sempre un pò caotico.
Il reparto video me lo sto ancora studiando, non essendo io videomaker, lo ammetto ci ho dedicato pochissimo tempo, ma per quel poco che ho provato, anche solo spingendo il pulsante rec mentre si stanno facendo fotografie, situato nella parte superiore della fotocamera come nella A7IV, i video che sforna sono puliti e con un ottimo audio.
La metterò sotto torchio al Festival di Cannes, e dopo vi saprò dire